coneetiamoci
coneetiamoci
coneetiamoci

coneetiamoci

Un progetto per l’attivazione, l’ascolto e l’inclusione dei giovani NEET nella Valmarecchia
Coordinamento comunicazione
Progetto grafico e identità visiva
Social media management
Campagna di sensibilizzazione
Produzione materiali informativi e promozionali
Luogo
Valmarecchia
Cliente
Unione di Comuni Valmarecchia (RN)
Anni di produzione
2023 – 2024
Link di riferimento
coneetiamoci
coneetiamoci
coneetiamoci
coneetiamoci
coneetiamoci

coneetiamoci è un progetto promosso dall’Unione di Comuni Valmarecchia per ascoltare, coinvolgere e attivare i giovani NEET del territorio: ragazze e ragazzi che non studiano, non lavorano e non frequentano percorsi di formazione.

Pensato per agire fuori dai canali istituzionali tradizionali, il progetto si è sviluppato attraverso sportelli mobili, eventi partecipativi, attività informali e collaborazioni con enti culturali, educativi e sociali. Un insieme di azioni sul campo che ha richiesto una comunicazione chiara, vicina, riconoscibile.

L’identità visiva è stata costruita attorno a un logo pensato come timbro: un segno flessibile, presente, capace di adattarsi a contesti diversi mantenendo coerenza.

Tra le azioni più visibili, la campagna affissioni ha portato nei comuni della Valmarecchia manifesti provocatori, con la frase “Anche oggi non hai voglia di fare un ca**o?”. Il tono diretto ha voluto rompere gli stereotipi legati ai NEET, spesso descritti come pigri o apatici, aprendo invece uno spazio di ascolto e di empatia. Ogni manifesto conteneva un QR code che rimandava a un questionario online, utile all’Osservatorio sociale del progetto. 

La strategia di comunicazione ha previsto un uso differenziato dei canali, pensati per raggiungere pubblici diversi.
Su TikTok sono stati sperimentati contenuti brevi, immediati, informali, con l’obiettivo di entrare in sintonia con i codici visivi e linguistici dei più giovani.Instagram ha raccolto aggiornamenti, racconti visivi e momenti chiave del progetto, offrendo uno spazio coerente per costruire continuità narrativa.Facebook, infine, è stato utilizzato per dialogare con un pubblico più adulto: genitori, insegnanti, educatori, interlocutori preziosi nel creare una rete di attenzione attorno ai ragazzi.

L’intelligenza artificiale è stata utilizzata per dare volto a una generazione possibile: immagini foto-realistiche ma immaginate, capaci di creare un ponte tra realtà e aspirazione, offrendo ai giovani uno spazio di riconoscimento e appartenenza.

Il tono di voce adottato è rimasto coerente con l’impostazione generale del progetto: accogliente, informale, rispettoso, pensato per costruire prossimità e rendere visibili possibilità nuove.

Non si è trattato di raccontare un servizio, ma di aprire un canale di contatto.

Sfide e obiettivi
Freccina in giù

Rivolgersi a giovani che non studiano, non lavorano e non partecipano a percorsi di formazione significa entrare in contatto con soggetti spesso disillusi, invisibili o lontani dalle reti istituzionali. La comunicazione doveva quindi:

⟶ superare lo stigma associato alla parola NEET;

⟶ adottare un linguaggio adatto a dialogare con la GenZ, evitando toni paternalistici o semplificazioni e lavorando invece su un immaginario visivo accessibile, morbido, non giudicante;

⟶ avvicinarsi al target con empatia e autenticità;

⟶ costruire un’identità visiva immediatamente riconoscibile ma non invadente;

⟶ raggiungere i giovani attraverso canali e linguaggi adeguati;

⟶ supportare il lavoro sul campo dei facilitatori e degli operatori.

Risultati
Freccina in giù

La comunicazione ha contribuito a costruire un’identità chiara e accogliente per Coneetiamoci, rafforzandone il ruolo di ponte tra giovani, servizi e territorio. I principali risultati sono:

⟶ affermazione del progetto come realtà riconoscibile e aperta, capace di creare connessioni reali tra giovani, istituzioni e comunità;

⟶ costruzione di un’identità visiva coerente e distintiva, che ha dato unità e visibilità alle azioni territoriali;

⟶ sviluppo di una presenza digitale efficace, utile sia per la diffusione di informazioni pratiche sia per il coinvolgimento attivo dei partner;

⟶ adozione di un linguaggio accessibile e di una grafica morbida e giocosa, in grado di comunicare inclusione e prossimità;

⟶ posizionamento del progetto come spazio di possibilità, non come semplice servizio per giovani in difficoltà, ma come contesto per immaginare e costruire nuove strade.

No items found.
Freccina in giù
Freccina in giù
Freccina in giù
Freccina in giù
Freccina in giù
Freccina in giù
Freccina in giù
Freccina in giù
No items found.